Può una curva essere colpevole di un incidente
stradale? Può esserlo la pioggia o la neve? Non ci sono mai scuse, i colpevoli
siamo noi automobilisti perché siamo noi che decidiamo come guidare.
Il dott. Rommel Jadaan ha ripetuto più volte questo
messaggio ai presenti in sala martedì 23 ottobre nel corso dell’incontro
“Traffic Deadline” che porta in giro per il territorio. Traffic deadline non è
il tradizionale modo di fare prevenzione stradale. Ripetere all’infinito “metti
la cintura” o “non bere” ormai non serve più, tutti lo sanno ma molti
continuano a farlo ma sanno a conseguenze vanno incontro?
Sono proprio le conseguenze delle distrazioni,
dell’alta velocità, dell’ubriachezza, dell’assenza di precauzione che pone
davanti agli occhi il dott. Jadaan. Basta guarda il cellullare un secondo e in
quel secondo puoi cambiare la tua vita e quella degli altri siamo convinti ne
valga davvero la pena?
Il dottore Jadaan, medico del SUEM 118, vede ormai
quotidianamente macchine accartocciate su se stesse distrutte o schiantate contro
un albero e si chiede perché dobbiamo continuare ad ucciderci in questo modo.
Molto spesso sul ciglio delle strade si vedono delle croci e dei fiori ma
dietro ad ogni croce non pensiamo mai alla vita che c’era e al dolore che si è
creato per la perdita di quella vita.
Il 90 % degli incidenti stradali è causato dal
guidatore e non ci sono scuse di fronte a questi dati. Quando si guida bisogna
essere concentrati, stare attenti ai pericoli ed eliminare qualsiasi fonte di
distrazione.
Il dott. Jadaan ne ha visti di incidenti perché sono
anni ormai che svolge questo lavoro e ci lascia con un messaggio forte che ci
invita a riflettere. “Per il mondo sei qualcuno, ma per qualcuno sei il mondo”
e allora diventa difficilissimo per lui e per tutti quelli come lui che fanno
questo lavoro fare i 30 metri che dall’auto portano di fronte ai genitori di un
ragazzo per dar loro una notizia che cambierà la loro vita per sempre. Non vale la pena rischiare!
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