A volte quando meno te lo aspetti la vita ti riserva delle sorprese tristi e dolorose. E' quello che è successo a Claudio il protagonista del film "La Nostra vita" diretto da Daniele Lucchetti. Lavoratore instancabile e marito premuroso la sua vita rimane sconvolta dalla morte della moglie che lo lascia solo con 3 figli di cui uno appena nato.
Impreparato a questo dolore cerca il riscatto accontentando ogni desiderio dei figli e concentrandosi nel lavoro. Apre una piccola impresa edile ma contrae numerosi debiti e si trova ben presto oppresso dai pagamenti ai fornitori e dagli stipendi dei dipendenti che fa lavorare in nero. Ormai a secco e sull'orlo del fallimento decide comunque di completare il lavoro che aveva iniziato pagando i debiti e gli stipendi soprattuto ad Andrei figlio dell'ex guardiano del cantiere dove lavorava prima. Nel corso del film Claudio si affeziona particolarmente a questo ragazzo perchè mosso anche da un senso di colpa nel non raccontargli fin dall'inizio della morte del padre. Proprio l'episodio in cui confessa la verità al giovane rappresenta uno dei momenti più forti del film e sicuramente anche uno dei momenti di svolta.
Il film tratteggia un'Italia del nostro tempo. In particolare il mondo del lavoro è presentato con crudo realismo sottolineando tutte le illegalità presenti soprattuto nel settore dell'edilizia. Continuando sul solco tracciato dalla serata di Giovani in Coscienza sulla coscienza nel lavoro abbiamo potuto rilettere sulle difficoltà che in questo mondo si possono incontrare. In continuità anche con il nostro tema dell'anno abbiamo aggiunto un ulteriore mattoncino alla nostra riflessione sulla Coscienza che come ci stiamo accorgendo è presente ovunque sotto diverse forme.
Luca Strapazzon
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