lunedì 29 dicembre 2014

Giulia racconta la missione in Etiopia

L'AC di Molvena, con le parrocchie di Molvena e Villa e il circolo NOI di Villa ci inviata a partecipare all'evento "Asella? Non è Africa - Giulia racconta la missione in Etiopia" che si terrà domenica 4 Gennaio 2015 alle ore 20:30 presso il circolo NOI di Villa. 

"Tanti mi hanno chiesto di raccontare il mese vissuto in Etiopia. Posso raccontare ciò che ho visto, fatto... più difficile è esprimere ciò che ho vissuto e provato dentro di me. Ma con lo stile africano del "ceggherellem" (no problem) tenterò di farlo. Perchè al di là di quello che ho visto più importante e prezioso è ciò che ho percepito e assaporato e che cerco di custodire" GIULIA LORENZON




mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale




Per farvi gli auguri abbiamo deciso di condividere questo video di una persona che ha dimostrato molto coraggio per arrivare fin dov'è! Lei il Natale lo passerà sopra le nostre teste ad osservare il mondo. Buon Natale a tutti!


giovedì 11 dicembre 2014

FIACCOLATA 2014 - La tappa dell'AC di Molvena&Pianezze

"E' la forza della vita che ci insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta" AMBROGIO FOGAR



Tutti noi incontriamo momenti che possono essere davvero difficili, dove siamo costretti a vivere sofferenze che non sappiamo come affrontare senza vedere uno spiraglio di uscita, o che e ci portano a sentirci soli al mondo e senza nessuno su cui poter contare.
Può essere un lutto, una malattia, una delusione amorosa, un momento di depressione, una brutta esperienza. Può durare solo un momento o molto più a lungo, e in genere riusciamo sempre ad uscirne, spesso più fortificati di prima, e magari scoprendo che non siamo affatto soli. Il più delle volte realizziamo anche che siamo stati fortunati, perché per qualcuno la sofferenza può durare una vita intera.
Ad esempio dovremo imparare dalle persone disabili cosa la nostra forza d’animo e la voglia di vivere fino in fondo possono portarci a realizzare. Per loro anche le più piccole azioni della vita quotidiana possono essere difficoltose e impegnative, ma sanno sempre trovare il coraggio e la determinazione per dimostrare che quando hanno un sogno, per quanto sembri irrealizzabile, lo sanno far diventare realtà!

Prendete ad esempio Alex Zanardi; era un grande pilota automobilistico, un incidente gli ha strappato le gambe, ma non il suo spirito e la sua voglia di intraprendere nuove sfide, così è tornato a guidare in auto, correre con l’handbike e soprattutto passeggiare con suo figlio in spalla, la prima promessa che si è fatto appena uscito dall’ospedale!
Oppure Beatrice “Bebe” Vio; è una ragazza che ha perso mani e piedi dopo una grave meningite, ma non la voglia di tornare a tirare di scherma, e ora la punta della nazionale paralimpica di fioretto.
E cosa dire di Nick Vujicic? è nato senza braccia e senza gambe, fin da bambino era convinto che la sua vita non potesse mai avere un senso. La sua fede e la sua personalità lo hanno salvato e sono diventate un esempio per molti, tanto che ora gira il mondo tenendo conferenze come speacker motivatore. Anche la sua vita privata è molto felice: è sposato ed è papà di un bellissimo bambino.

Per la gente della nostra generazione invece la storia di Ambrogio Fogar è meno conosciuta: nessuno di noi prima di aver letto questa frase sapeva bene chi fosse.
Nelle suo biografie è scritto che è stato paracadutista, pilota di aerei acrobatici, navigatore, esploratore, pilota automobilistico, ma anche scrittore, giornalista, conduttore televisivo. Leggendo le sue imprese però il termine avventuriero è quello che meglio rappresenta quello che è stato veramente nella sua intensa vita: questo desiderio di continue emozioni lo ha portato a compiere le più complesse navigazioni del globo, a viaggiare in solitaria nella catena Himalaiana e nei ghiacci polari, a correre nei rally raid più celebri.
Molte volte la sua vita è rimasta appesa a un filo, ma il suo fisico e la fortuna gli hanno sempre permesso di rialzarsi e ripartire, fino all’ultimo tragico incidente in auto durante il raid Pechino Parigi, che gli provoca una frattura cervicale che lo immobilizza completamente.
Il grave handicap gli toglie la possibilità di muoversi e respirare autonomamente, ma non quella di sognare, tanto da permettergli di girare ancora per tutta l’Italia in barca a vela per una campagna in favore delle persone disabili costrette a vivere in carrozzella. In cuor suo però il sogno più grande è quello di poter tornare a camminare.
"Io resisto perché spero un giorno di riprendere a camminare, di alzarmi da questo letto con le mie gambe e di guardare il cielo", ha scritto in uno dei suoi libri, perché quel cielo con le nuvole sempre ferme dipinto sul soffitto della sua stanza non gli bastava.
Proprio attraverso i libri ha continuato a comunicare con il mondo negli ultimi anni della sua vita, fino alla sua morte nel 2005. La sua ultima preoccupazione era quella di venire dimenticato, ma questo non succederà mai: in cielo brilla una stella che porta il suo nome Ambrofogar Minor Planet 25301.
"È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai anche quando sei sul punto di dire basta. Ci sono cose che si scelgono e altre che si subiscono. Nell’oceano ero io a scegliere, e la solitudine diventava una compagnia. In questo letto sono costretto a subire, ma ho imparato a gestire le emozioni e non mi faccio più schiacciare dai ricordi. Non mi arrendo, non voglio perdere".
Quanti tipi di coraggio ha dimostrato a se stesso e al mondo? Il coraggio di partire per le sue avventure, il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta, il coraggio di dare ancora un senso ad una vita nell’assoluta immobilità che può sembrare solamente una continua sofferenza.

Anche nei nostri paesi possiamo trovare esempi di storie come queste, lontane dal mondo dei mass media ma non per questo meno intense.
Può costarci una bella dose di coraggio, ma proviamo ad imparare da loro ad apprezzare quanto di più positivo la vita può offrirci, e forse capiremo che l’unico vero handicap che può limitarci è quello di avere un atteggiamento troppo negativo.


Buon coraggio a tutti!

martedì 9 dicembre 2014

FIACCOLATA 2014 - La Tappa del PIG

Pubblichiamo di seguito la riflessione fatta dai ragazzi del PIG nella loro tappa della Fiaccolata 2014.

“Il mondo è nella mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” PAULO COELHO

Mi capita di ascoltare la radio o di vedere qualche talk show alla tv e molto spesso sento dire che le nuove generazioni non ci mettono la passione nelle cose che fanno. Eppure a me non sembra sia così. Conosco un gruppo di giovani che è appassionato a quello che succede intorno a loro, che cerca di capire, di ascoltare e di imparare. So che si trovano spesso per confrontarsi e organizzare incontri, eventi, serate …e spesso mi chiedo come fanno a fare tutto ciò? Anche loro avranno l’università no? Anche loro avranno un fidanzato o mille altre cose da fare, giusto? Eppure impiegano il loro tempo per trovarsi, per organizzarsi, per correre di qua e di là.
Un giorno mi sono fatto coraggio, sono andato a un loro incontro e mi è piaciuto. Pian piano sono entrato a far parte della loro associazione e ho capito che anche loro, come me, hanno l’università da frequentare, un fidanzato e mille altre cose da fare ma partecipare al gruppo non era una perdita di tempo per loro, perché lo facevano con passione. Già, per decidere di partecipare ci ho messo un vita ma alla fine ho avuto il coraggio di provarci. Ma il coraggio, spesso, non basta perché per continuare bisogna che le cose che si fanno ti appassionino. E credetemi, questo gruppo segue proprio le passioni di chi partecipa; passioni diverse che portano spesso al confronto tra chi ne fa parte ma che alla fine arricchisce tutti. Così ho capito che la passione è l’ingrediente che rende speciali le cose che si fanno. Senza questa i nostri sogni resteranno irraggiungibili.  

Vi è mai capitato di incontrare un ragazzo o una ragazza che non conoscevate e di scoprire che abitavano a pochi minuti da casa vostra? A me sì, sembra strano ma mi è capitato spesso di incontrare persone che pensavo lontane e, invece, vivevano una vita molto simile alla mia e a pochi passi dalla mia.
Eppure so che c’è un gruppo di persone che è nato proprio per questo, per far conoscere tra loro  le persone, anche quelle più vicine tra loro. Il loro obiettivo è quello di far incontrare e questo permette loro di conoscersi e di confrontarsi e di fare un percorso di crescita insieme. Mi hanno detto che tra di loro sono nate belle amicizie che all’inizio sembravano addirittura impensabili. Non c’è gelosia, non c’è il tentativo di fare i propri interessi, c’è una piena collaborazione.
Senza dubbio hanno avuto un grande coraggio a decidere di incontrarsi. Lo sappiamo bene che non è mai facile incontrare per la prima volta persone che non hai mai visto e non è mai facile incontrare persone che la possono pensare diversamente da noi.
Incontrare non è mai facile ma se si vuole vivere bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco: le persone belle da incontrare sono proprio dietro l’angolo, basta avere il coraggio di girare l’angolo.

Essere un giovane, oggi, non è così facile e ci vuole una gran dose di coraggio anche per fare le cose più semplici. Non ha forse coraggio lo studente che decide di prendere i proprio bagagli ed andare a vivere in un’altra città per studiare e inseguire i propri sogni? Non ha forse coraggio il giovane pendolare che ogni mattina si alza alle 5 e mezza e torna alle 8 di sera per poter raggiungere l’università? Non ha forse coraggio il giovane che dopo 1 anno che cerca lavoro decide di emigrare per trovare fortuna? Non ha forse coraggio il giovane che senza lavoro non si arrende e prova ad aggrapparsi ai propri sogni? E il giovane che impegna energie e fatiche nello studio senza avere la certezza di trovare lavoro in quel campo?
Sembrano cose da niente ma per i giovani non lo sono. In un mondo dove è sempre più difficile vivere, i giovani sono spesso soli nell’affrontare le sfide che gli attendono. Alcuni di loro, però, non perdono l’ottimismo e la speranza nel futuro, non smettono di pensare che primo o poi riusciranno a realizzare i propri sogni. Affrontare le sfide insieme, però, rende le cose un po’ più leggere e permette di capire che non si è soli ma ci sono tanti altri che hanno le stesse difficoltà.
Trovarsi in un gruppo, ad esempio, ti permette di crescere e di mostrare al mondo intero quanto, in realtà, i giovani valgono. Mettere insieme 10, 30, 50 giovani ti permette di conoscere i loro problemi. Ti dà la fantastica opportunità di sostenere le loro idee e le loro iniziative proponendo incontri, eventi, attività.  Ti dà l’occasione di evitare di creare una generazione che passa la propria vita sul divano, incapace di capire cosa succede intorno a lei. Ti dà il compito di informarli sulle attività rivolte a loro che si svolgono nel circondario.

Tuttavia, anche qui ci vuole un grande coraggio. Ci vuole coraggio per decidere di alzarsi dal divano e partecipare alle iniziative del gruppo, per non andarsene anche quando gli altri la pensano diversamente da te, per ritagliarsi il tempo e partecipare. Ci vuole il coraggio per essere giovani veri, vogliosi di impegnare le proprie energie, di fare qualcosa per rendere le cose più leggere per sé e per i propri coetanei. Buttarsi sul divano è semplice, rimboccarsi le maniche, oggi, è coraggioso ma, credetemi, ne vale la pena! 

Queste tre parole spiegano più di qualsiasi altre che cos'è il PIG. In tanti, ancora oggi, ci chiedono che cosa sia il PIG e con questa tappa abbiamo pensato di rispondere alla loro domanda. 
La PASSIONE è la linfa vitale del nostro progetto.
L'INCONTRO è l'obiettivo principale. Riuscire ad unire i giovani di Mason, Molvena e Pianezze.
L'essere GIOVANI è il nostro DNA. Dimostrare tutti i giorni che i giovani non sono quelli che ci vogliono far credere. 
Tutti questi ingredienti, però, non sarebbero stati messi insieme se non ci fosse stato il CORAGGIO. Senza il coraggio di 3 persona che hanno pensato di far nasce questo progetto. Senza il coraggio di coloro che hanno accettato la sfida di sviluppare il progetto. Senza il coraggio di chi, in questi 5 anni, è entrato nell'associazione per dire la sua e dare il suo contributo. 
Winston Churchill diceva che "Il coraggio è la prima delle qualità umane perchè è quella che garantisce tutte le altre". Nel nostro piccolo siamo anche noi dimostrazione di questo coraggio. 

lunedì 1 dicembre 2014

LA DECISIONE PIU' CORAGGIOSA CHE PUOI - FIACCOLATA 2014

Torna l'appuntamento annuale con la Fiaccolata che quest'anno affronta il tema del coraggio. L'evento si terrà venerdì 5 Dicembre con partenza alle 20:30 dal piazzale delle scuole medie di Mason e arrivo in piazza a Pianezze. In caso di maltempo l'evento si terrà presso la sala polifunzionale di Pianezze.
Al termine della serata rinfresco per tutti!